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Alcool e guida

Gli effetti negativi dell’alcool sulla guida sono ben noti. Esso agisce su diverse funzioni cerebrali (percezione, attenzione, elaborazione, valutazione ecc.), con effetti diversi e strettamente correlati alla quantità di alcool presente nel sangue, cioè al tasso alcolemico. I primi effetti negativi si cominciano a riscontrare già con valori di 0,2 g/litro, ad esempio nella capacità di suddividere l’attenzione tra due o più fonti di informazioni e nell’interazione con la stanchezza; con un tasso di 0,5 g/litro cominciano ad essere compromessi il campo visivo laterale, i tempi di reazione, la resistenza all’abbagliamento, il coordinamento psicomotorio.

JPEG - 8.4 Kb Il modo in cui l’alcool entra nel circolo sanguigno può essere rappresentato con questo schema.

Il modo in cui l’alcool entra nel circolo sanguigno può essere rappresentato con questo schema.

Effetti soggettivi dell’alcool

Oltre ai valori dell’alcolemia massima, entra in gioco la diversa sensibilità delle persone a quei valori, e soprattutto alla velocità con la quale essi aumentano. Le alterazioni nelle funzioni psichiche e sensoriali, rilevanti per la guida, possono infatti innescarsi a valori diversi da quelli standard: ci sono persone che si ubriacano più facilmente di altre, e non sempre questa variabilità di reazioni dipende dall’abitudine o dall’assuefazione all’uso di alcolici; anzi spesso sono soggetti che abusano di alcool quelli che per primi e più intensamente ne subiscono gli effetti negativi. Pertanto, visto che gli effetti negativi per la guida sono presenti anche con valori alcolemici bassi, vale la regola fondamentale: chi beve non guida.

Cosa c’è da sapere

Cosa dice la legge